robertovecchioni

Per visualizzare questo tipo di contenuto è necessario accettare i relativi cookie.

Roberto Vecchioni ha raccontato a "Disera Dinotte" le sue "Canzoni per i figli"

Bella e intensa chiaccherata a "Disera Dinotte" con il Proff. Roberto Vecchioni che ha presentato la sua ultima pubblicazione, un cofanetto contenente l'album "Canzoni per i figli" e il libro "La vita che si ama, Storie di felicità". Il cantautore è tornatop in studio di registrazione tre anni dopo il disco d'ore "Io non appartengo più" per incidere le nove canzoni dedicate ai figli e il brano inedito "Che c'eri sempre", poesia musicata e scritta per la mamma. La musica e la letteratura, universi di riferimento imprescindibili e componenti identitarie del cantautore si fondono in un lavoro nel quale Roberto Vecchioni padre si racconta ai suoi figli Francesca, Carolina, Arrigo ed Edoardo. Le canzoni sono tutte presenti nel libro e ne costituiscono parte integrante. “Canzoni per i figli” è un disco che racchiude i brani molto amati del repertorio del cantautore con il nuovo arrangiamento di Lucio Fabbri, dai capolavori più conosciuti - “Figlia” e “Le Rose Blu” - a quelli meno noti - “Canzone da lontano” e “Un lungo Addio” - riarrangiate, risuonate, ricantate e riconcepite, sino a discostarsi, in alcuni casi, dall’originale come ad esempio nel brano “Quest’uomo”. E’ un lavoro acustico, scarno nel senso che rinvia alla scoperta dell’essenza delle cose, nel quale prevalgono la chitarra, il violino e il piano, con alcuni inserimenti di basso e batteria. La “band storica”, costituita da Lucio Fabbri (pianoforte e violino), Massimo Germini (chitarra acustica), Marco Mangelli (basso), Roberto Gualdi (batteria) ha tributato Vecchioni, creando un tappeto musicale delicato e intimo. L’impianto compositivo è classico, è quello della poesia accompagnata da uno strumento, quasi come se la voce matura e puntuale del cantautore si “appoggiasse” alla chitarra e al violino e gli altri strumenti costituissero un contorno. Tra le sorprese, “Canzone da lontano”, delicata e tenera ninna nanna scritta per Francesca, tratta dall’album Montecristo ormai introvabile, la versione recitata di “Figlio figlio figlio” e l’arrangiamento nuovo di “Un lungo addio”, dedicata a Carolina.